Le elezioni in Emilia-Romagna confermano che bisogna aver fiducia nella capacità della maggioranza dei cittadini di esprimere un voto consapevole per scegliere chi li governa: l’arroganza non paga mai ed anzi ha mobilitato l’orgoglio delle genti emiliano romagnole per la propria storia e identità.
Bonaccini ha il merito di aver capito che non bastava rivendicare buoni risultati o contare su asserite rendite di posizione politica, ma che bisognava rimboccarsi le maniche facendo una campagna ‘porta a porta’ sul merito dei problemi e delle questioni concrete che interessano i cittadini. Certo lo ha aiutato anche un sistema consolidato di relazioni e potere sul territorio, ma ha saputo motivare la partecipazione a suo favore scegliendo toni inclusivi, concreti e moderati.
Non va in ogni caso sottovalutato che Salvini è riuscito a mobilitare una marea di elettori che probabilmente non sarebbero neppure andati a votare. Se c’è un bipolarismo oggi non è tanto tra sinistra e destra, ma tra centri storici e periferie, tra luoghi che contano e luoghi dimenticati e che percepiscono il declino per sé e i propri figli. E’ la geografia del malcontento che esprime nel voto nelle democrazie occidentali liberali la vendetta dei luoghi che non contano delineata dal prof. Andrés Rodriguez- Pose. Questo è il tema da affrontare con una politica europea e nazionale diverse, attente a politiche di sviluppo territoriali differenziate, decentrando maggiori poteri e risorse dagli Stati alle comunità locali. Ecco perché è necessario attuare l’autonomia differenziata, richiesta non a caso proprio dalle tre Regioni che sono il motore dello sviluppo nel nostro Paese. Altro che secessione dei ricchi.
LA STAMPA:
https://www.askanews.it/cronaca/2020/01/27/regionali-rubinato-veneto-vivo-bonaccini-vince-con-concretezza-pn_20200127_00149/
Regionali, Rubinato (Veneto Vivo): Bonaccini vince con concretezza
Lunedì 27 gennaio 2020 – 13:09″L’arroganza non paga mai”
Venezia, 27 gen. (askanews) – “L’arroganza non paga mai. Se è vero che Salvini, con la sua campagna paese per paese, è riuscito a mobilitare una marea di elettori di centro destra che probabilmente non sarebbero neppure andati a votare, è altrettanto vero che, con i suoi toni eccessivi, ha colpito l’orgoglio delle genti emiliano romagnole per la propria storia e identità, facendo sì che la sinistra si mobilitasse come non accadeva più da tempo. E contribuendo così alla vittoria a Bonaccini”.
Lo scrive sui social Simonetta Rubinato, presidente dell’associazione “Veneto Vivo”, sottolineando che comunque Bonaccini “ha il merito di aver capito che non bastava rivendicare buoni risultati o contare su asserite rendite di posizione politica, ma che bisognava rimboccarsi le maniche facendo una campagna ‘porta a porta’ sul merito dei problemi e delle questioni concrete che interessano i cittadini”.